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venerdì 18 maggio 2012

CIAO IVAN RAMIRO, COLOMBIANO DAL CUORE NERAZZURRO

455 partite, 18 gol, più di 40mila minuti passati in campo con la maglia nerazzurra, terzo giocatore di sempre per numero di presenze con la maglia dell’Inter in Champions League, 15 trofei conquistati: tutto questo e molto altro è stato Ivan Ramiro Cordoba.
 Ivan Ramiro e quella prima Coppa... (Fonte: Inter.it)
Arriva all’Inter a 23 anni nel gennaio 2000. Debutta in un Inter-Perugia (5-0) e si prende subito una maglia da titolare che non lascerà per parecchie stagioni. Per vedere una sua stagione con meno di 35 presenze bisognerà aspettare il 2007/2008, anno in cui si rompe il legamento crociato a Liverpool, in Champions League. Quella Champions League tanto inseguita con la maglia nerazzurra, quella Champions League che è riuscito finalmente a conquistare insieme ai suoi compagni nell’anno di grazia 2010.
Ma non è al Triplete che associo il nome di Cordoba. Quando penso a lui mi viene in mente quando tutto iniziò.
Era il 15 giugno 2005 e a Milano si giocava la finale di ritorno di Coppa Italia fra Inter e Roma. 2-0 per noi all’andata con una doppietta di Adriano. A San Siro ci pensa Sinisa Mihajlovic con una punizione delle sue all’inizio del secondo tempo a chiudere il discorso. L’Inter vince la Coppa Italia. Ricordo l’emozione di quel momento. Si tornava ad alzare una Coppa al cielo dopo la UEFA del ’98, si tornava a vincere, si tornava a festeggiare. Quella sera Zanetti non c’era e il Capitano era proprio lui: Ivan Ramiro Cordoba. A lui l’onore di alzare la Coppa, a lui l’onore di dare il via ad un ciclo che non si fermerà per 6 anni, fino a un’altra Coppa Italia: saranno 4 alla fine, insieme a 4 Supercoppe Italiane, 5 Scudetti, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club.
Dico Cordoba e mi viene in mente un ricordo meno eclatante ma più personale. 1 novembre 2008, Reggina-Inter. L’Inter va in vantaggio per 2-0, la Reggina riesce a pareggiare. A tempo scaduto un calcio d’angolo per l’Inter. E Cordoba la butta dentro: 3-2. Io ero lì, io ero al Granillo, non vidi bene il gol ma vidi lui correre felice mentre gridavo di gioia come un matto.
Dopo 12 anni, Ramiro ha deciso di smettere. Se ne va dopo un’ultima stagione in cui ha raccolto 6 presenze (5 in campionato 1 in Coppa Italia) e con la consapevolezza di aver dato tutto. Grande professionista Ivan, mai una polemica, mai una parola di troppo, sempre pronto ad allenarsi a testa bassa e a dare il massimo quando era chiamato in causa.
Un professionista serio, di quelli che se ne vedono sempre meno in giro. Anche per questo ci mancherà, anche per questo l’anno prossimo non vederlo in giro con la maglia numero 2 ci farà sentire più soli. Perché Ivan Ramiro Cordoba da Medellin era, è e sempre sarà uno di noi. (InterCafè - il Blog)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Brother ha detto...

Non era ai livelli di Lucio e Samuel però ci metteva molto cuore e con Materazzi ha retto la baracca per parecchi anni.
Ora aveva fatto il suo tempo, giusto chiudere qui.