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mercoledì 8 febbraio 2012

CALCIOPOLI. ECCO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

Un’altra pagina su Calciopoli è stata scritta. Due giorni fa sono uscite le motivazioni della sentenza. Nelle motivazioni, secondo il Tribunale di Napoli, che ha condannato Moggi a cinque anni e quattro mesi di reclusione l’elemento “ben più pregnante e decisivo è rappresentato dall’uso delle schede straniere delle quali è risultata la disponibilità procurata da Moggi a designatori e arbitri”.
Secondo i magistrati gli “incontri con i designatori fuori delle sedi istituzionali, che emergono dalle intercettazioni telefoniche in prossimità delle partite, il continuo e prolungato chiacchierare...che effettivamente può configurare la trasmissione del messaggio potenzialmente idoneo a spingere i designatori, e talora anche gli arbitri, a muoversi in determinale direzioni piuttosto che in altre”, sono tra gli elementi di prova alla base della condanna dell’ex dg della Juventus.
Sul reato di associazione per delinquere, il presidente del Tribunale, Teresa Casoria, indica “quelli che si ritengono gli elementi di prova della responsabilità di Moggi, utili a conferirgli la qualifica di capo dell’associazione”. Difatti, nelle 561 pagine di motivazione è indicato il “rapporto diffusamente amichevole degli arbitri con Moggi, che non perde valore indiziante solo perché dagli atti emerge il rapporto di altri arbitri non imputati e addirittura di taluno degli arbitri imputati, come De Santis, altrettanto amichevole con dirigenti sportivi curanti interessi diversi da quelli di Moggi, ad esempio Meani, ben potendo configurarsi l’esistenza dell’associazione”.

Ovviamente i due partiti si sono subito scatenate. I colpevolisti sottolineano come l’associazione a delinquere non sia una cosa fantasiosa ma un dato di fatto. Com’è un dato di fatto che a capo dell’associazione ci fosse Luciano Moggi. Gli innocentisti, dal canto loro, fanno notare che Moggi sia stato condannato solo sulla base delle sim svizzere mentre non c’è prova che abbia falsato il campionato. Inoltre quel “continuo e prolungato chiacchierare” sia stato fatto anche dai dirigenti nerazzurri.
Gli innocentisti (sempre loro) sostengono che alla fine si sia giunti ad una verità parziale. Vero, ma è anche vero, che in Italia negli ultimi decenni quasi sempre si è arrivati ad una verità parziale. Da Cogne ad Avetrana, passando per altri mille processi, quasi mai si è giunti ad una verità assoluta.
E credo che il tentativo (dimostrato, su questo non ci sono dubbi vero?) di frode sia abbastanza sufficiente per giustificare una condanna.
Poi, come è normale che sia in una vicenda controversa come Calciopoli, si può discutere all’infinito sulla sentenza, sulle motivazioni e sulle varie colpe. Ma le chiacchiere rimangono tali, contano i fatti. E i fatti hanno già dimostrato quello che dovevano dimostrare.

PS: Se qualcuno ha tempo e voglia, ecco le 561 pagine delle motivazioni.



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1 commento:

BlachWhite ha detto...

Ma le 561 pagine le hai lette o spari cazzate a priori?
Siete salvi solo perchè abili a nascondervi dietro la prescrizione. Moggi è colpevole almeno quanto gli altri dirigenti. Moratti-Rossi-TronchettiProvera volevano un colpevole e l'hanno trovato.